domenica 30 giugno 2013

L'estate di Garman - Stain Hole (Donzelli Editore)

E' l'ultimo giorno delle vacanze estive e Garmann, un vivace e biondissimo seienne e lì a guardare fuori dalla sua finestra con lo zaino pronto per il primo giorno di scuola, pieno di paure. Ha trascorso la sua estate attraverso importanti interrogativi, scoprendo che anche i grandi hanno paura.
Le anziane zie, il papà, la mamma svelano ciascuno le proprie ansie e queste vacanze estive segneranno per il piccolo protagonista un percorso di riflessione descritta dall'autore con immagini e parole estremamente poetiche e suggestive.








Stian Hole (1969) vive e lavora in Norvegia. La sua originalissima tecnica in grafica digitale, capace di mescolare la fotografia, il collage e il disegno, dà vita a uno stile inconfondibile, e particolarmente familiare ai bambini di oggi, grandi manipolatori di computer e videogiochi.



mercoledì 19 giugno 2013

"Chiamata alle arti" al Museo del Gusto per una serata dedicata a Terzani


Era la primavera del 1976 quando Tiziano Terzani incontrò a Hong Kong, un vecchio indovino cinese che gli fece un avvertimento: “Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell’anno non volare. Non volare mai!”. Con questa “benedetta maledizione” ha inizio “Un indovino mi disse”, uno dei libri più belli del grande giornalista e scrittore toscano, che racconta come in seguito alla profezia si spostò fra l’Europa e l’Asia in treno, in nave, in macchina, a volte anche a piedi o seduto sulla groppa di un elefante.Questi nuovi modi di viaggiare, scrive Terzani, gli consentirono non solo di continuare a fare il suo mestiere di corrispondente, ma anche di osservare luoghi e persone della sua amata Asia, che salendo e scendendo da un aereo all’altro non avrebbe potuto notare o apprezzare. Fortemente affascinato dal misticismo del continente orientale, il reporter indaga nel mondo della superstizione cogliendo un’infinità di sfaccettature. D’altronde non fu un caso se il 20 marzo di quel fatidico anno, un elicottero delle Nazioni Unite si abbattè in Cambogia con quindici giornalisti a bordo e fra di loro c’era un collega tedesco che aveva preso il posto di Tiziano.Dopo aver trascorso una vita intera viaggiando alla ricerca della verità, Terzani muore a Orsigna nel luglio del 2004 in seguito a un lungo periodo di malattia, e oggi, a distanza di nove anni, Mario Zanot, il regista di “Anam, il senza nome”, è promotore di “Chiamata alle arti”, campagna di raccolta fondi per la realizzazione del film “Un indovino ci disse” tratto dall’omonimo libro. Il tour che ha già attraversato il nord e il centro della penisola, sta per giungere anche nel Salento. Venerdì 28 Giugno, infatti, sarà la volta di San Cesario di Lecce, dove presso il Museo del Gusto, sito in via Sant’Elia n°56, la giornalista Paola Bisconti, organizzatrice dell’evento, presenterà la serata insieme a Milena Galeoto, che leggerà i brani letterari tratti dai libri di Tiziano Terzani. Alle ore 18:30 avrà inizio l’appuntamento in una singolare ed elegante location, dove a fare gli onori di casa ci sarà Titti Pece che accoglierà il pubblico con un aperitivo a base di vino e frutta fresca.
Per info e/o prenotazione inviare una mail all’indirizzo: babbis@virgilio.it oppure a info@quoquo.it con il seguente oggetto: “Partecipazione “Chiamata alle arti”.

 

sabato 15 giugno 2013

Gli animali e noi

Sabato 15 giugno, alle ore 17.00, presso il castello Dentice di Frasso di Carovigno, l'Ass. "BUON SENSO", in collaborazione con l'Ass. "IO SO' CARMELA", ospiterà la presentazione del nuovo libro per bambini a cura del prof. Daniele Giancane, docente presso l’università di Bari, ed edito da Adda Editore : “Gli animali e noi. Fiabe e racconti sugli animali”.

Il libro, nato grazie alla collaborazione di numerosi autori (Nicola Accettura, Domenico Amato, Enrico Bagnato, Rino Bizzarro, Marco Ignazio de Santis, Maurizio Evangelista, Angela Giannelli, Gianni Antonio Palumbo, Loredana Pietrafesa) e dello stesso Giancane, osserva il complesso rapporto fra uomo e animale con una rinnovata visione della natura, per riscoprire l’alleanza con la vita della creazione.

Modera la serata il poeta Luca Scanferlato

Saranno presenti gli autori: Angela Giannelli e Maurizio Evangelista

l'associazione BUON SENSO darà vita al laboratorio "ti racconto una favola" a cura della pedagoga e traduttrice di libri per bambini, Milena Galeoto. I bambini ascolteranno delle favole che illustreranno a piacimento. Contributo di partecipazione € 5,00 che saranno devoluti all'associazione "IO SO' CARMELA" di Taranto.


 Grafica locandina a cura di Milena Galeoto

Laboratorio "Gli animali ed io"

Stereotipi e differenze di genere in una classe delle elementari



Un documentario di Pina Caporaso e Daniele Lazzara
 In una quarta elementare i bambini e le bambine riflettono sull'identità di genere, attraverso le storie, le immagini televisive, il confronto e la discussione tra pari. Ne emerge un quadro in cui è evidente quanto siano radicate le visioni più ricorrenti del maschile e femminile, attraverso tanti noti stereotipi di genere. Al tempo stesso, però, si palesa la capacità dei bambini/e di notare le criticità e le ristrettezze di un adeguamento troppo rigido ai ruoli imposti ai generi.
Una scuola, una classe, 26 bambini e bambine, due generi a confronto: per una fotografia dei rapporti tra maschile e femminile che ancora dobbiamo immaginare.

martedì 11 giugno 2013

Confessioni di una mamma pigra

"I genitori che non vogliono trasformare i loro figli in «superfigli» hanno finalmente un’alternativa: il mondo delle mamme «pigre», dove i bambini imparano ad arrangiarsi da soli e i genitori sono più equilibrati. Le mamme pigre dicono «no» a tutte le filosofie che compromettono la capacità dei bambini di pensare autonomamente. Dicono «sì» a risparmiare tempo e denaro non mettendosi in competizione con genitori che impongono ai propri figli di eccellere a scuola, come nello sport e nel tempo libero. E dicono assolutamente «sì» ad avere una vita propria, sapendo che ciò li renderà dei genitori migliori.

Questo libro spiritoso e provocatorio in realtà è un invito serissimo a considerare i bisogni effettivi dei propri figli, che non risiedono né nelle troppe cose che possiedono, né nelle mille attività che svolgono, bensì nella loro capacità di pensare e agire autonomamente, per diventare adulti consapevoli e dotati di autostima."

lunedì 10 giugno 2013

L'uguaglianza di genere in Svezia

La Svezia si è classificata come uno dei maggiori paesi al mondo dove è riconoscibile l'ugualianza di genere, basata sulla ferma convinzione che gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti, agevolati da un sistema welfare che rende più facile conciliare il lavoro e la vita familiare per tutti. Tuttavia, il governo riconosce che c'è ancora spazio per migliorare tale condizione in molti settori.

La Svezia s'impegna a garantire che gli uomini e le donne abbiano gli stessi diritti - a scuola, sul posto di lavoro e in casa. La parità di genere è una delle pietre miliari della moderna società svedese.
L'obiettivo delle politiche sulle pari opportunità in Svezia, è quello di garantire che le donne e gli uomini godano le stesse opportunità, diritti e doveri in tutti i settori della vita.
Il principio generale è che tutti, indipendentemente dal sesso, abbiano il diritto di lavorare e sostenersi, conciliando carriera e vita familiare, e di vivere senza il timore di abusi o violenze.
La parità di genere implica non solo l'equa distribuzione tra uomini e donne in tutti i settori della società. Si tratta anche di aspetti qualitativi, garantendo chela formazione e l'esperienza di uomini e donne siano strumenti per promuovere il progresso, in tutti gli aspetti della società. Nel Global Gender Gap Report 2012, la Svezia è stata nominata come uno dei leader mondiali in materia di parità. Il rapporto, redatto su iniziativa del World Economic Forum, misura la parità  in ambito economico, politico, scolastico e sanitario (vedi su www.weforum.org)
  
L'uguaglianza di genere a scuola

Idealmente, la parità di genere dovrebbe raggiungere e guidare tutti i livelli del sistema educativo svedese.   I suoi principi sono quindi sempre più integrati nel sistema educativo a partire dalle scuole dell'infanzia. L'obiettivo è quello di dare ai bambini le stesse opportunità nella vita, indipendentemente dal loro sesso, utilizzando metodi d'insegnamento che permettano ad ogni bambino di crescere come unico individuo.
La questione della parità di genere è affrontata continuamente durante la scuola elementare per preparare gli studenti al livello d'istruzione superiore.
Oggi, in Svezia, una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini completano l'istruzione secondaria superiore. Significativamente più donne che uomini partecipano all'educazione degli adulti. Le donne costituiscono circa il 60 per cento di tutti gli studenti negli studi universitari e quasi due terzi di tutti i gradi vengono assegnati alle donne. Un ugual numero di uomini e donne ora, frequenta corsi di studi post-laurea e di dottorato
Entrambi, madre e padre in Svezia hanno diritto al congedo parentale retribuito.


 Il congedo parentale

In Svezia, i genitori hanno diritto a 480 giorni di congedo parentale, quando un bambino è nato o adottato. Questo congedo può essere conteggiato in mese, settimana, giorno o addirittura di ora in ora. Le donne ancora prendono la maggior parte dei giorni - nel 2012, gli uomini hanno preso circa il 24 per cento del congedo parentale.

Per 390 giorni, l'indennità massima parentale è di SEK 946 (EUR 105.0, 137.0 USD) al giorno, a partire dal 2013. Per i restanti 90 giorni, l'indennità giornaliera è di SEK 180. Sessanta giorni di congedo sono assegnati specificamente a ciascun genitore, e non può essere trasferito all'altro. Inoltre, uno dei genitori del neonato ottiene 10 giorni supplementari di congedo in relazione alla nascita o 20 giorni se sono gemelli. I genitori che condividono l'indennità di congedo ugualmente trasferibile ottengono un bonus di 50 SEK al giorno per un massimo di 270 giorni.

Genitori adottivi hanno diritto ad un totale di 480 giorni tra di loro dal giorno in cui il bambino è sotto la loro cura. Un solo genitore ha diritto al pieno 480 giorni.

Il genere neutro nel linguaggio

In Svezia si affronta non solo la parità di genere, ma anche la neutralità di genere del linguaggio. Questo è stato visto nel corso del 2012 in un vivace dibattito sul genere neutro del pronome personale "her", una parola nuova adottata da alcune persone come alternativa al sesso specifico "hon" e "han", lei e lui.          
I sostenitori dicono che "hen" eviti la necessità di fare riferimento ad un solo genere o di usare la forma inclusiva ingombrante di lui / lei, ma anche di aprire il linguaggio per le persone che non si possono identificare come maschio o femmina, o che desiderano evitare il riferimento a se stessi come appartenente a uno dei due sessi. I critici sostengono che la parola impoverisca e danneggi la lingua svedese e crei confusione, in particolare tra i bambini. Ma il pronome "hen" viene sempre più usato sui siti web svedesi e dai media.

Donne e uomini sul lavoro
La Svezia ha fatto molta strada perché le donne e gli uomini siano trattati allo stesso modo nei luoghi di lavoro. Ma nel settore privato svedese, la percentuale di donne che occupa posizioni di vertice, rimane ancora debole. Il provvedimento di legge sulla discriminazione (Discrimination Act) riguardo la parità di genere sul posto di lavoro, prevede che tutti i datori di lavoro devono perseguire attivamente gli obiettivi specifici per promuovere l'uguaglianza tra uomini e donne, e obbliga loro di indagare e prendere provvedimenti contro ogni molestia. I datori di lavoro devono trattare in egual modo qualsiasi dipendente o candidato sul congedo parentale.Le differenze retributive tra uomini e donne possono in gran parte essere spiegate con le differenze di professione, settore, posizione, esperienza di lavoro e età. Alcune, tuttavia, che non possono essere giustificate in questo modo e che potrebbero essere attribuibili al genere - sono definite differenze retributive ingiustificate.
 
La legge svedese vieta la discriminazione di genere sul posto di lavoro. Foto: Cecilia Larsson / archivio.sweden.se.
Il potere economico e politico 
La politica delle pari opportunità si preoccupa di garantire che il potere e le risorse siano distribuite equamente tra i sessi, creando le condizioni che offrano a donne e  uomini le stesse opportunità.Nella vita professionale, la percentuale di donne con incarichi di potere è in aumento. Nel 2012, la percentuale d'imprenditrici - del settore privato e pubblico insieme - è stata del 36 per cento rispetto al 29 per cento nel 2006. La maggior parte dei manager comunali, dei consigli di contea e governo centrale erano donne (64 per cento), ma nelle società quotate, la presenza delle donne è rimasta debole, con solo il 4 per cento tra presidenti e amministratori delegati.Dopo le elezioni del 2010, il 45 per cento dei posti in parlamento svedese è occupato da donne, rispetto al 47 per cento dopo le elezioni del 2006 - la prima caduta in questa figura dal 1930. Attualmente, 13 dei 24 ministri del governo sono donne.

L'integrazione di genereIl mainstreaming (integrazione) di genere, un termine coniato dalle Nazioni Unite nel 1997, descrive l'integrazione della prospettiva di parità di genere nel lavoro delle agenzie governative a tutti i livelli. L'idea è che la parità di genere non sia un problema isolato, separato, ma un processo continuo. Per creare l'uguaglianza, il concetto di uguaglianza deve essere presa in considerazione quando le risorse sono distribuite, vengono create le norme e vengono prese decisioni .In Svezia, il mainstreaming di genere è vista come la principale strategia per il raggiungimento degli obiettivi nella politica delle pari opportunità.  Nel 2009 è stato creato il portale www.includegender.org per contribuire a questo processo, fornendo semplici strumenti per facilitare l'integrazione di genere nella pratica.Nel 2011, il governo svedese ha deciso di intensificare gli sforzi all'interno dell'uguaglianza, attraverso la creazione di una piattaforma nazionale per un'ulteriore integrazione di genere a livello comunale, regionale e nazionale. 
La violenza contro le donneNel 2012, sono stati registrati in Svezia circa 28.000 casi di violenza contro le donne . Nel corso degli anni, il numero di casi segnalati è aumentato in modo significativo, come se più donne avessero parlato.  
Nei primi anni 80 sono state apportate alcune modifiche legislative contro la violenza, come abolire la possibilità di una donna di revocare una denuncia una volta fatta; questo è stato necessario per combattere le minacce alle donne che hanno presentato denunce di violenza.Le donne che hanno bisogno di aiuto possono rivolgersi alla Associazione svedese Il Rifugio delle Donne, o all'Organizzazione nazionale per le donne e  ai rifugi per le giovani donne  sono circa 130 rifugi distribuiti  in tutta la Svezia.Altre organizzazioni che lavorano su questioni riguardanti la violenza contro le donne includono:

La Clearinghouse Nazionale sulla Violenza contro le Donne, che promuove la cooperazione tra le agenzie e le organizzazioni in contatto con le donne vittime di violenza.

Il Centro Nazionale per la conoscenza sulla violenza maschile contro le donne, con sede presso l'Università di Uppsala, è stato incaricato dal governo d'incrementare la consapevolezza della violenza maschile contro le donne, violenza correlata all'onore e la violenza all'interno delle relazioni omosessuali. Si lavora anche per migliorare e diffondere le modalità per assistere le donne vittime di violenza.

Fonte: www.sweden.se